SICUREZZA: SIULP, mentre i terroristi inneggiano, il Governo e il Ministero dell’Interno tagliano la sicurezza.

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

 

comunicato stampa

 

Mentre aumenta il rischio di nuovi attentati terroristici, mentre nelle aule giudiziarie i brigatisti inneggiano alla lotta armata sostenendo, speriamo non a giusta ragione, che questo è il momento buono per sovvertire lo Stato, e malgrado le assicurazioni del Ministro Cancellieri che sulla sicurezza non si sarebbe tagliato nulla, fatte al Quirinale a latere di una conferenza stampa sulla spending review, imperterrita la burocrazia, proprio in virtù di un falso rigore che smentisce lo stesso Ministro dell’Interno, persegue la demolizione del sistema sicurezza rinforzando il delirio dei brigatisti e degli scellerati anarco-insurrezionalisti che hanno armato la mano che ha colpito il dottor Adinolfi.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP dopo aver appreso la notizia che al Ministero dell’Interno è stata stilata una Schindler’s List di ben 17 questure, prefetture e comandi provinciali dei vigili del fuoco.

È veramente assurdo, rincara Romano, che mentre non si sente più parlare di spending review delle Comunità Montane, dei vari consorzi, degli accorpamenti dei piccoli comuni e di altri enti che potrebbero essere accorpati, solo per riferirsi alle competenze del Ministero dell’Interno, l’unica cosa che il Governo e il Ministero dell’Interno sanno fare è tagliare la sicurezza dei cittadini attraverso l’eliminazione di 17 questure, prefetture e comandi provinciali dei vigili del fuoco che, rispetto al risparmio di oltre un miliardo di euro che serve per il “pareggio dei conti”, nella migliore delle ipotesi porteranno ad un risparmio stimato ma non accertato di 30 milioni di euro.

Ma qualcuno, continua Romano, si è posto il problema di chi garantirà la sicurezza di questi territori (sembrerebbe che ad essere colpiti siano quegli uffici nati dal 1994 in poi…) chi scioglierà i comuni per infiltrazione mafiosa, chi li amministrerà in tale ipotesi e soprattutto chi garantirà l’incolumità e la sicurezza ai cittadini di questi territori già spaventati per il forte ridimensionamento che queste strutture hanno subito per effetto dei tagli lineari già operati?

Sembra di assistere alla fiera del grottesco degna dei migliori colpi di scena di Alfred Hitchcock, altro che razionalizzare e migliorare la spesa. Qui si taglia e basta.

Ma la cosa più grave, conclude Romano, è che mentre si sta togliendo ad intere comunità di questi 17 territori il diritto alla sicurezza, nell’accezione più ampia del termine, si perpetua in modo scellerato nello spendere ben 62 milioni di euro l’anno, il doppio di quello preventivato con il taglio di questure e prefetture e vigili del fuoco, per mantenere i militari a passeggio per le strade di alcune città costringendo i poliziotti ad un vero e proprio servizio di tutela sugli stessi.

È bene che i cittadini sappiano che il SIULP e i poliziotti si opporranno a questo scempio e che contano sul loro aiuto ma, soprattutto che sappiano di chi è la responsabilità della mancata sicurezza con cui si troveranno a fare i conti in modo da poter addossare le relative responsabilità rispetto non ai proclami che si fanno, ma ai danni che si procurano.

 

lanci di agenzia

SICUREZZA: SIULP, CRESCONO RISCHI EPPURE SI PENSA SOLO A TAGLI

(AGI) – Roma, 16 mag. – Mentre “aumenta il rischio di nuovi attentati terroristici” e “nelle aule giudiziarie i brigatisti inneggiano alla lotta armata” la burocrazia “imperterrita persegue la demolizione del sistema sicurezza”. A denunciarlo e’ il segretario generale del Siulp, Felice Romano, secondo cui al Viminale sarebbe stata gia’ stilata una lista di ben 17 tra questure, prefetture e comandi provinciali dei vigili del fuoco da tagliare. Il tutto “malgrado le assicurazioni del ministro Cancellieri che sulla sicurezza non si sarebbe tagliato nulla, fatta a latere di una conferenza stampa sulla spending review”.

“E’ veramente assurdo – attacca Romano – che mentre non si sente piu’ parlare di spending review delle Comunita’ montane, dei consorzi, degli accorpamenti dei piccoli comuni e di altri enti, l’unica cosa che il governo e il ministero dell’Interno sanno fare e’ tagliare la sicurezza dei cittadini attraverso l’eliminazione di 17 questure, prefetture e comandi provinciali dei vigili del fuoco che, rispetto al risparmio di oltre un miliardo di euro che serve per il ‘pareggio dei conti’, nella migliore delle ipotesi porteranno ad un risparmio stimato ma non accertato di 30 milioni”. “Ma qualcuno – chiede il sindacalista – si e’ posto il problema di chi garantira’ la sicurezza di questi territori (sembrerebbe che ad essere colpiti siano gli uffici nati dal 1994 in poi)?”

“Chi sciogliera’ i comuni per infiltrazione mafiosa? Chi li amministrera’ in tale ipotesi e soprattutto chi garantira’ l’incolumita’ e la sicurezza ai cittadini gia’ spaventati per il forte ridimensionamento che queste strutture hanno subito per effetto dei tagli lineari gia’ operati? Altro che razionalizzare e migliorare la spesa. Qui si taglia e basta”. E ancora “piu’ grave e’ che mentre si toglie ad intere comunita’ di questi 17 territori il diritto alla sicurezza, nell’accezione piu’ ampia del termine, si continua in modo scellerato a spendere 62 milioni di euro l’anno per mantenere i militari a passeggio per le strade di alcune citta’ costringendo i poliziotti ad un vero e proprio servizio di tutela sugli stessi”


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