TRIESTE: POLIZIOTTI UCCISI: SIULP, cordoglio e vicinanza ai familiari dei due colleghi caduti in servizio. Plauso per l’arresto degli assassini ma anche appello al governo perché in queste condizioni non si può più lavorare.

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    Esprimiamo, con profondo dolore, vicinanza ai familiari dei due giovani colleghi caduti oggi a Trieste nell’adempimento del proprio dovere, per la mano assassina di due rapinatori che non hanno esitato a fare fuoco forti, ormai, di una totale impunità che l’attuale sistema gli garantisce.
    Plauso e ringraziamento ai colleghi che hanno operato l’arresto degli assassini dei due colleghi, per l’alta professionalità e la tempestività dimostrata nella circostanza.
    Ringraziamo anche il Prefetto Gabrielli che si è recato immediatamente a Trieste per testimoniare la vicinanza di tutta la Polizia di Stato, sia ai familiari dei caduti sia ai colleghi che operano in quella città.
    Questo non è il momento delle polemiche, ma non faremo sconti a nessuno perché questo ennesimo sacrificio di eroici servitori dello Stato dimostra che in queste condizioni, considerate le troppe “falle” che il sistema giustizia presenta garantendo troppe impunità e la non certezza e immediatezza della pena, così non si può più lavorare.
    E’ quanto afferma Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, nel commentare a caldo la tragedia consumatasi nel corso della sparatoria a Trieste dove hanno perso la vita due giovani poliziotti che hanno scelto di servire lo Stato e lo hanno fatto senza alcuna esitazione anche davanti al sacrificio della vita.
    Abbiamo la necessità, conclude Romano, di comprendere se la macchina della giustizia è a garanzia di chi serve lo Stato o di chi lo oltraggia senza nessun rispetto anche per la vita umana. C’è necessità di rinsaldare tutte le articolazioni dello Stato in un solco unitario a difesa della sicurezza dei cittadini e delle istituzioni democratiche per garantire maggiore certezza della pena ma anche rinnovare lo slancio ideale che anima le migliaia di donne e uomini in uniforme al servizio della collettività.
    Senza queste prerogative gli unici ad essere garantiti sono i criminali e i vili assassini come quelli di Trieste.
    Ai cittadini ed ai poliziotti va dato un segnale di rassicurazione e di incentivazione affinché tutti sappiano che chi non rispetta la legge e la vita umana nel nostro Paese non avrà più sconti.

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