Personale in quiescenza e posizioni contributive non corrette

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Personale in quiescenza e posizioni contributive non corrette come da nota dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali del febbraio 2021- relative agli anni 1993-2014

Numerosi colleghi in pensione stanno presentando istanze di riconteggio del trattamento di fine rapporto e dell’assegno di pensione, in relazione a quanto rappresentato con la nota dell’Ufficio per le relazioni sindacali del febbraio 2021.

Al riguardo, riteniamo opportuno precisare che per coloro che sono cessati dal servizio entro il mese dicembre 2018, il trattamento pensionistico e il trattamento di fine servizio sono stati determinati dalla competente sede territoriale dell’INPS, sulla base dei dati giuridici ed economici comunicati dalla Prefettura della sua ultima sede di servizio, avvalendosi del software messo a disposizione dell’Istituto di Previdenza sin dal 01/10/2005 (S7-pa04).

Tale modalità ha consentito agli Uffici periferici di comunicare tutti gli elementi giuridici ed economici riferiti a detto personale per il quale è esclusa la problematica evidenziata e conseguentemente l’esigenza di un ricalcolo dei trattamenti previdenziali.

Diversa è, invece, la situazione per il personale cessato dal servizio dal 1° gennaio 2019. Per questi colleghi i trattamenti pensionistici vengono liquidati esclusivamente con una nuova procedura, facendo diretto riferimento alle informazioni contenute nel conto assicurativo dell’iscritto e superando definitivamente l’utilizzo del modello PA04.

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Per tale ragione, l’attività di consolidamento delle posizioni contributive alle quali fa riferimento la nota dell’Ufficio per le relazioni sindacali del decorso mese di febbraio, attiene esclusivamente al personale cessato dal 1° gennaio 2019 e non alle posizioni, per le quali la pensione e la buonuscita sono state determinate sulla base di dati in possesso degli Uffici Periferici e per i quali, pertanto, non si rende necessario alcun riconteggio.

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