Con riferimento alla nota prot. 9.8/879/FL/2024 dell’ll novembre scorso, concernente l’oggetto, di seguito si partecipano gli elementi informativi forniti dall’ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato.
Il predetto Ispettorato ha preliminarmente osservato che la cornice dispositiva dei criteri valutativi dell’esame finale si rinviene nel Decreto istitutivo del 17° Corso di formazione per allievi vice ispettori della Polizia di Stato che, all’articolo 9 punto 3, stabilisce: il punteggio dell ’esame finale è costituito da un voto espresso in trentesimi che valuta complessivamente la tesi e la discussione della stessa da parte del candidato.
Il successivo art. 10 del Decreto, al punto 5, affida alla Commissione Unica di esame il compito di definire il contenuto ed i criteri per la valutazione delle prove teoriche e dell ‘esame finale.
Il Decreto istitutivo, unitamente al Piano della Formazione, è stato messo a disposizione degli allievi sulla piattaforma online “FormazionePs” sin dalle prime fasi del corso svoltesi con la didattica a distanza.
Nella seduta del 22 luglio 2024, la Commissione Unica, al pari di quanto già favorevolmente esperito in occasione del 10° Corso di formazione per allievi vice ispettori della Polizia di Stato, ha deliberato di assegnare titoli di tesi a gruppi di Allievi affidandone la composizione, a garanzia di assoluta imparzialità, ad una sequenza randomizzata generata automaticamente. Solo in tal senso trova luogo l’espressione gruppi disomogenei sulla quale è il caso di sottolineare come la capacità di lavorare in gruppo e, nell’ambito dello stesso, sviluppare capacità gestionali, rientrino tra le competenze necessarie per assolvere alle funzioni di indirizzo e coordinamento proprie del ruolo degli Ispettori così come previsto dall’art. 26 del d.P.R. n. 335 del 1982.
Nella medesima occasione la Commissione Unica, al fine di determinare i criteri concorrenti alla valutazione complessiva del voto espresso in trentesimi, ha fissato i parametri di valutazione riferiti al lavoro di tesi e quelli rivolti al singolo candidato.
In continuità con l’esperienza acquisita in occasione del 10° Corso di formazione per allievi vice ispettori della Polizia di Stato, sono stati individuati:
- l’originalità;
- l’attualità in termini di proposta migliorativa del sistema di lavoro;
- l’approfondimento giuridico, scientifico, tecnico ed operativo;
- l’ordine logico dei contenuti;
- la chiarezza espositiva, che riguarda la discussione della tesi da parte del candidato.
Non avendo introdotto alcun elemento di diversità nella declinazione pratica, ne consegue che, per l’attuale 17° Corso di formazione per allievi vice ispettori della Polizia di Stato, il voto espresso in trentesimi è il risultato della complessiva valorizzazione dei citati cinque parametri in una scala di merito compresa tra l’uno ed il sei. All’attribuzione del coefficiente sei a ciascun parametro corrisponde, di tutta evidenza e senza vulnus ai requisiti di trasparenza, la votazione complessiva di 30/30.
Quello che emerge dai risultati complessivi delle prove, tanto presso l’istituto per Sovrintendenti di Spoleto quanto presso l’istituto per Ispettori di Nettuno, è che per ciascun elaborato l’elemento rappresentato dall’approfondimento giuridico, scientifico, tecnico ed operativo è stato sempre valutato con il punteggio massimo in quanto, effettivamente, il numero degli Allievi partecipanti ad ogni singolo lavoro di tesi ha consentito loro di proporre gli argomenti approfonditamente e compiutamente trattati sotto ciascuno dei richiamati aspetti.
Parimenti è sempre stato attribuito il punteggio massimo all’ordine logico dei contenuti, rinvenendo proprio in questo elemento la sintesi del lavoro condotto da ciascun Allievo nell’armonizzare il proprio personale contributo alle indicazioni fornite dal Relatore, nella sua imprescindibile funzione di coordinamento nell’ambito di un elaborato realizzato a più mani ma presentato come unico.
L’originalità e l’attualità in termini di proposta migliorativa del sistema di lavoro sono elementi oggettivi in ordine ai quali i diversi gruppi di tesisti hanno complessivamente applicato le loro capacità di ricerca, la spendita delle competenze acquisite sul piano teorico e la proattività nel proporre l’analisi e la discussione dei temi trattati. Anche su questi aspetti la Commissione ha compiuto le proprie valutazioni in termini di ampia positività riconoscendo sempre valutazioni favorevoli che sono state le medesime per ciascun allievo componente del singolo gruppo di tesi, tenendo conto della componente collettiva del lavoro proposto.
L’aspetto più propriamente soggettivo dell’esperienza sostenuta dal singolo Allievo è rappresentato dalla chiarezza espositiva nella discussione della tesi. Al di là di ogni correttivo volto ad armonizzare le condizioni di contesto di ciascun lavoro di tesi, l’esposizione fatta da ogni candidato beneficia delle caratteristiche più proprie ed individuali della persona restituendo, anche agli occhi degli altri candidati contemporaneamente presenti alle discussioni, performance in grado di far trasparire diversi livelli di sicurezza, proprietà di linguaggio, capacità di comunicare e di sostenere l’interazione con la Commissione. Le sopra esposte competenze ed abilità sono, peraltro, parte del corredo professionale richiesto al profilo di responsabilità del ruolo.
In seno alla Commissione paritetica centrale per l’istruzione e lo sviluppo professionale del personale, con competenza sugli indirizzi generali per l’individuazione degli obiettivi formativi in materia di formazione e aggiornamento professionale del personale, prevista dal d.P.R. n. 395/95 e successive modificazioni, tenutasi presso il citato Ispettorato il 7 novembre u.s., sono emerse osservazioni sulle diverse modalità di comunicazione dei criteri di valutazione delle tesi di fine corso tra i due Istituti di Nettuno e di Spoleto ed è stata data assicurazione che in futuro la Commissione Unica, quando adotterà delle determinazioni relative alle modalità di gestione e ai criteri di valutazione delle prove, provvederà a definire anche le modalità di comunicazione ai corsisti, in modo da assicurare un’uniformità tra tutte le Scuole coinvolte.
In merito alle osservazioni concernenti la composizione della graduatoria è stato rappresentato che questa, così come stabilito dall’art. 16 del Decreto istitutivo, viene redatta dalla Commissione Unica calcolando la media in trentesimi:
- del voto riportato nel concorso per l’accesso al ruolo dei vice ispettori, convertito in trentesimi con apposita tabella di conversione predisposta dalla Commissione;
- della media dei voti riportati nei quattro esami universitari;
- della media dei voti riportati nelle tre prove teoriche;
- del voto riportato nell’esame finale.
Al relativo punteggio viene poi sommato un coefficiente calcolato sulla base della valutazione attribuita nel “giudizio di idoneità al servizio di polizia” di cui all’art. 7 del Decreto istitutivo del corso.
La votazione complessiva che concorre alla formazione della graduatoria finale tiene conto, evidentemente, dell’intero percorso formativo di ciascun allievo, sia sotto il profilo dei risultati conseguiti sia di altri parametri inerenti agli ambiti di osservazione legati al giudizio di idoneità, tra i quali compare “l’adattabilità al lavoro di gruppo”, parametro imprescindibile per testare la propensione alla sinergia e al coordinamento.
Per quanto riguarda la tempistica degli esami, la mancata contemporaneità nella discussione della tesi finale presso i due Istituti risponde all’esigenza di assicurare imparzialità e parità di condizioni sotto il profilo valutativo dell’allievo prevedendo la medesima composizione della Commissione per entrambi gli Istituti, che un calendario di sedute di esame contemporanee non avrebbe potuto soddisfare.
Nella medesima ottica di assicurare parità di condizioni la Commissione, in linea con le previsioni del Decreto istitutivo, si è determinata coerentemente alla pubblicazione, comunque senza ritardo, solo al termine dell’ultima seduta di esame. Tale scelta non ha causato alcun nocumento all’interesse del singolo allievo, atteso che allo stesso, al termine della discussione individuale, è stata data immediata comunicazione della propria votazione.
L’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato ha, in conclusione, rappresentato che i criteri definiti per lo svolgimento dell’esame finale risultano coerenti con l’obiettivo formativo del corso che, come noto, è indirizzato a consentire ai neo-ispettori di disporre delle competenze e conoscenze utili per svolgere al meglio le funzioni proprie del ruolo nel quale saranno immessi.
Nel ribadire, infine, che le procedure seguite sono state le medesime del precedente corso, lo stesso Ispettorato ha assicurato la propria disponibilità ad acquisire eventuali proposte, nel solco del lavoro già in atto nell’ambito della competente Commissione Paritetica, per la definizione di interventi migliorativi su qualità della formazione, implementazione delle risorse umane e strumentali delle Scuole, nonché delle modalità di comunicazione, trasparenza e partecipazione alle attività svolte.