Sindacati comparto proclamano stato agitazione

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Ultimo aggiornamento 17/08/2013

ANSA – ROMA, 29 maggio 2009 – I sindacati del comparto sicurezza hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria minacciando “proteste congiunte e nazionali, anche in forme eclatanti”, per “contrastare le inconcludenti politiche del governo in materia di sicurezza”.

I sindacati (la nota รจ firmata per la polizia da Siulp, Sap, Siap/Anfp, Silp-Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap, Uil; per la polizia penitenziaria da Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, Cgil-Fp, Siappe, Uspp, Fsa e Cnpp; per il Corpo forestale dello Stato da Sapaf, Ugl/Cfs, Uil-Pa, Sapecofs, Cisal, Cgil-Fp, Dirfor) lamentano il “taglio delle risorse per tutti gli uffici di polizia, il taglio degli straordinari e degli stanziamenti per l’ordine pubblico, delle missioni (cioรฉ gli accompagnamenti alla frontiera ed ai Cie dei cittadini extracomunitari irregolari e per i servizi di traduzione e trasferimento dei detenuti), dei fondi per i fitti e la pulizia degli stabili”. E ancora, sottolineano, “il blocco del turn over a fronte del massiccio pensionamento, che in quest’ultimo triennio interesserร  le forze di polizia, a fronte del quale il governo non ha pianificato nรฉ stanziato adeguate risorse economiche per nuove assunzioni di personale”. Infine, conclude la nota, “la rimodulazione dell’impianto contrattuale del comparto sicurezza e difesa, alla luce dell’esaltazione delle specificitร  militari, operata attraverso una serie di leggi e leggine, trascinerร  il comparto verso un modello corporativo e militare”.

 

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