Bombe carta contro la Polizia: SIULP, fatto gravissimo che configura volontà di uccidere per attaccare lo Stato in modo diretto.

    42

    Politica prenda le distanze per non incorrere in complicità e predisponga reato specifico con pena esemplare per questi violenti assassini.

    Quanto accaduto ieri sera a Torino è un fatto gravissimo e inaudito che conferma quanto denunciato da tempo dal SIULP. Giacché con questo vile attacco i professionisti del disordine si sono dimostrati per quello che effettivamente sono, vili assassini che con queste azioni vogliono minare la democrazia attaccando lo Stato direttamente al cuore considerato che le donne e gli uomini in uniforme ne sono l’autorevole espressione e quella più gradita ai cittadini onesti che quotidianamente lo rappresentano con il loro gradimento.

    Ad una così violenta e mirata azione finalizzata a voler uccidere i poliziotti, lo Stato e la politica. Quella sana che nulla vuole avere a che fare con questi delinquenti, non possono più tentennare e devono dare una risposta immediata ed esemplare. Giacché occorre ad un siffatto attentato la condanna unanime di tutte le forze democratiche e delle istituzioni oltre ad una azione finalizzata all’introduzione di un reato specifico che preveda la reclusione in carcere di questi delinquenti nell’interesse della salvaguardia della democrazia e di tutti coloro i quali vogliono manifestare il loro dissenso purché questo avvenga nel rispetto delle regole e delle norme che presiedono al quieto e sereno vivere civile di un Paese democratico qual è il nostro. Ogni tentennamento sarà letto come connivenza con questi delinquenti.

    Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP in una nota nella quale senza mezzi termini condanna il vile attentato posto in essere nei confronti dei colleghi di Torino quale epilogo della spirale di violenza che si sta manifestando da giorni nelle nostre piazze nel silenzio assordante della politica e di tutti i suoi protagonisti.

    Ecco perché, sottolinea Romano, nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai colleghi che sono rimasti feriti negli scontri di Torino, chiediamo a gran voce alla politica di uscire dal torpore dello scontro che si sta consumando nella campagna elettorale invitandola ad essere di esempio anche per questi delinquenti prendendo le necessarie e urgenti misure che occorrono e abbassando i toni in modo che lo scontro si trasformi in confronto politico e non in propellente alla spirale di odio e violenza che sta prendendo piede nelle nostre piazze.

    Il clima è identico a quello degli anni di piombo.Tutti se ne facciano carico perché i risvolti la storia ce li ha già consegnati i quegli anni e nessuno può dire di non capire o non sapere.

    Advertisement