La procedura TFR – TFS per i dipendenti pubblici

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Ultimo aggiornamento 20/10/2022

Alcuni nostri iscritti ci chiedono chiarimenti sulla procedura per ottenere il TFS, con riferimento alla necessità o meno di produrre istanze finalizzate al conseguimento del diritto.

Una volta maturata e richiesta la pensione, per ottenere il TFS, non occorre inoltrare domanda per ottenere la prestazione, dal momento che questa è corrisposta d’ufficio dopo che l’ente o amministrazione di appartenenza inviano all’INPS il relativo modello TFR1.

E’ la stessa INPS ad avviare un processo automatico di acquisizione dei dati giuridico-economici ai fini del calcolo della liquidazione, grazie ad un processo integrato tra la prestazione e la posizione assicurativa.

Tuttavia, i dipendenti pubblici hanno a disposizione alcuni servizi web specifici: la funzionalità per la quantificazione della somma spettante ed un’altra per comunicare l’IBAN sul quale ricevere l’accredito del trattamento di fine servizio una volta scattata la decorrenza di legge.

Sul sito INPS sono disponibili i diversi servizi web utili al completamento della procedura di erogazione del Trattamento di Fine Rapporto o Servizio. L’inserimento o modifica del codice IBAN tramite la procedura SUGI è ad esempio necessario per completare l’iter di lavorazione della pratica.

Una funzionalità disponibile sul portale dell’INPS con accesso mediante SPID di 2° livello, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS), permette al cittadino o patronato di inserire o modificare l’IBAN associato a ciascuna pratica di competenza in attesa di liquidazione del TFR.

A seguito della comunicazione inviata via email e/o sms al cittadino, si dovrà inserire o modificare l’IBAN tramite SUGI. Utilizzando la funzionalità “Visualizzazione Richieste Inoltrate”, si può arrivare alla ricevuta di protocollazione in pdf, in cui sono riportate le informazioni inserite (la nuova funzionalità, quindi, esclude la comunicazione dell’IBAN da parte dell’Amministrazione datrice di lavoro).

I dati per calcolare accantonamento del TFR e conferimento al Fondo Pensione sono acquisiti dal flusso Uniemens – ListaPosPA e le aliquote calcolate al netto di eventuali movimenti mensili di previdenza complementare. La visualizzazione delle retribuzioni e di tali accantonamenti nel sistema di pagamento TFR rimane annuale.

Un servizio a disposizione dei lavoratori pubblici e dei Patronati su delega permette di consultare il proprio montante TFS maturato alla data della richiesta, utilizzando i dati acquisiti dalla propria posizione assicurativa in tempo reale, comprendendo anche le eventuali quote di montante TFS, Riscatto o TFA (Trasferimento fondo attivo da altro Ente) utili al calcolo totale della posizione previdenziale.

Si tratta del “Cruscotto Accantonamenti TFR Dipendenti Pubblici” consente quindi la consultazione del proprio accantonamento complessivo ai fini del TFS, sulla base dei dati comunicati dal datore di lavoro e le denunce mensili in tempo reale.

L’importo della buonuscita è calcolato a partire dalle quote di accantonamento annuali nella misura pari al 6,91% della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni. In caso di frazione di anno, la quota è ridotta in proporzione e si calcola come mese intero dopo i 15 giorni. La retribuzione annua lorda di base del calcolo non può superare il tetto di 240mila euro.

L’utente, dalla propria area riservata, può, altresì, accedere alla simulazione del TFS futuro (orientativa): il sistema proporrà i periodi per i quali è stato maturato il diritto alla prestazione in base a quanto già indicato nel Cruscotto accantonamenti, calcolando un importo di massima del TFR netto alla data della richiesta.

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