Sicurezza – D.P.E.F: Ennesimo inganno del governo al personale del Comparto sicurezza e difesa

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Ultimo aggiornamento 22/12/2020

 

COMUNICATO STAMPA

 

Questa mattina a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.P.E.F. senza alcun confronto preventivo con i rappresentanti del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, dimostrando, ancora una volta, assoluto disinteresse verso gli uomini e le donne che operano in questo importante e delicato settore lavorativo.

La decisione assunta, per le modalità ed i tempi in cui si è sviluppata, non può che essere interpretata come un chiaro ed inequivocabile atto politico di estrema gravità, che non può essere ascritto in alcun modo ad un mero “incidente” ma come conseguenza diretta di una presa di distanze dal personale delle forze di polizia.

La mancata convocazione preventiva a Palazzo Chigi dei rappresentanti delle forze di polizia, costituisce peraltro una palese violazione di una specifica norma del D.Lgs nr.195/95 che impegna il Governo alla convocazione per un preventivo incontro con le parti sociali prima della presentazione ed approvazione del DPEF.

Il tentativo maldestro posto in essere dal Governo su precisa sollecitazione di ambienti militari di convocare le rappresentanze del personale dopo l’approvazione del DPEF da parte del Consiglio dei Ministri, costituisce un ulteriore sgarbo istituzionale ed un rimedio peggiore del male in quanto, oltre a non essere rispettoso delle norme, offende anche la dignità degli operatori della sicurezza e non è rispettoso del ruolo di rappresentanza del personale.

Molti ed eminenti rappresentanti del Governo, anche in occasione di recenti ed importanti eventi internazionali, non hanno lesinato dichiarazioni alla stampa per lodare l’operato degli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, ma una volta spente le luci dei riflettori, la realtà dimostra la mancanza di volontà di avere un confronto con i sindacati di polizia in un momento così importante e decisivo come la fase di predisposizione del DPEF con la programmazione e previsione degli stanziamenti economici per l’anno successivo.

Ancora una volta gli uomini e le donne delle forze di polizia sono stati ingannati da chi ha sempre verbalmente dichiarato vicinanza, attenzione e sensibilità verso questo mondo.

Dopo l’approvazione della manovra finanziaria triennale dello scorso anno dove sono stati effettuati consistenti tagli di risorse economiche sulla sicurezza, si era creduto alle promesse fatte dal Ministro della Funzione Pubblica che, a nome del Governo, aveva invitato i rappresentanti sindacali ad avere pazienza in quanto “dopo la somministrazione delle necessarie medicine e degli antibiotici per curare il bilancio dello Stato” con la Finanziaria di quest’anno l’Esecutivo avrebbe somministrato al Comparto Sicurezza e Difesa “le vitamine”

Dobbiamo rilevare un’incomprensibile atteggiamento di ostilità da parte del Governo nei confronti degli operatori del mondo della scurezza.

Per queste ragioni le scriventi organizzazioni sindacali che rappresentano il 100% degli uomini e le donne della Polizia di Stato, con una scelta politica coerente alle azioni poste in essere dall’Esecutivo, hanno deciso di non partecipare alla riunione convocata a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del DPEF ed annunciano azioni di formale protesta manifestando in ogni luogo ed in ogni forma, nel pieno rispetto delle leggi del Paese, il loro dissenso e denunciando all’opinione pubblica il mancato rispetto degli impegni assunti ed il clima di diffuso malessere che aumenta sempre più tra il personale e la mancanza di risorse per realizzare una vera e concreta politica della sicurezza capace di dare risposte alle crescenti esigenze dei cittadini.

 

Firmatari

Siulp

Sap

Siap-Anfp

Silp-Cgil

Ugl-Polizia di Stato

Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi-Mps

Consap Italia Sicura

Uilps

 

Roma 15 luglio 2009

 

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Comunicati ANSA

DPEF: SINDACATI PS,NON PARTECIPEREMO A CONFRONTO CON GOVERNO

ROMA, 15 LUG – Tutte le organizzazioni sindacali di Polizia hanno deciso di “non partecipare alla riunione convocata a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del DPEF ed annunciano azioni di protesta per il mancato rispetto degli impegni assunti ed il clima di diffuso malessere che aumenta sempre più tra il personale e la mancanza di risorse per realizzare una vera e concreta politica della sicurezza”.

“Questa mattina a Palazzo Chigi – sottolineano i sindacati – il Consiglio dei Ministri ha approvato il D.P.E.F. senza alcun confronto preventivo con i rappresentanti del Comparto Sicurezza e Difesa, dimostrando assoluto disinteresse verso gli uomini e le donne che operano in questo importante e delicato settore lavorativo”, nonostante le numerose dichiarazioni di vicinanza, attenzione e ringraziamento dopo il G8 dell’Aquila.

“La decisione assunta, per le modalit√† ed i tempi in cui si è sviluppata – dicono i sindacati – non pu√≤ che essere interpretata come un chiaro ed inequivocabile atto politico di estrema gravità, che non pu√≤ essere ascritto in alcun modo ad un mero ‘incidente’ ma come conseguenza diretta di una presa di distanze dal personale delle forze di polizia”.

Secondo i sindacati “la mancata convocazione è una palese violazione di una specifica norma che impegna il Governo a un preventivo incontro con le parti sociali prima della presentazione ed approvazione del DPEF”.

“Molti ed eminenti rappresentanti del Governo, anche in occasione di recenti ed importanti eventi internazionali – sottolineano i sindacati – non hanno lesinato dichiarazioni alla stampa per lodare l’operato degli appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate, ma una volta spente le luci dei riflettori, la realtà dimostra la mancanza di volontà di avere un confronto con i sindacati di polizia”.

 

 

 

DPEF: COCER GDF, GOVERNO IGNORA ASPETTATIVE FORZE ORDINE

ROMA, 15 LUG – Il governo “ignora le aspettative delle forze dell’ordine” e la convocazione a palazzo Chigi, delle rappresentanze delle Forze di Polizia e delle Forze Armate per l’Illustrazione delle linee guida del Documento di Programmazione Economico Finanziaria 2010-2013 è “pervenuta fuori tempo massimo”. E’ quanto denuncia in una nota il Cocer della Guardia di Finanza che ha deciso di “disertare” l’incontro ritenendo la suddetta convocazione “offensiva”, in quanto si tratta di una “mera notifica di una decisione già presa”. Eppure, secondo l’organismo di rappresentanza delle Fiamme Gialle, “mai come in questo caso il confronto con le parti sociali era dovuto, in quanto le risorse appostate per il rinnovo contrattuale, scaduto ormai da quasi 2 anni, ammontano soltanto alla metà di quelle rese disponibili nel contratto precedente, nonostante le rassicurazioni ricevute dal Ministro della Funzione Pubblica, che a nome del Governo, l’anno scorso, aveva garantito che nella manovra di quest’anno ci sarebbero state maggiori risorse per il comparto. Secondo il Cocer della Guardia di Finanza “questa grave disattenzione da parte dell’esecutivo verso gli operatori della sicurezza e della difesa stride con le dichiarazioni di stima rilasciate dal Governo sull’operato delle Forze dell’Ordine durante il G8 e con gli impegni militari che le Forze Armate portano a compimento, anche con il sacrificio della vita, sugli scenari internazionali di peacekeeping. Il Cocer della Gdf ha deciso di disertare l’incontro “in quanto l’esecutivo ha tradito lo spirito del D.Lgs. 195/95, che impone la concertazione con le parti sociali al fine di stabilire i contenuti del DPEF”.

 

DPEF: MINNITI (PD), SACROSANTA PROTESTA SINDACATI POLIZIA

ROMA, 15 LUG – Marco Minniti, responsabile sicurezza del Pd, giudica “sacrosanta” la protesta dei sindacati della polizia per la “mancata tempestiva convocazione da parte del governo per l’illustrazione del Dpef, procedura per altro prevista per legge”, che rappresenta “una ulteriore e inaccettabile mortificazione per le forze di polizia italiana”.

Minniti denuncia “un’evidente e sistematica schizofrenia”, nei comportamenti del governo, perch√© “a parole si elogiano le forze di polizia e le forze armate, non si esita a manifestare riconoscimento del ruolo; nei fatti ad ogni passaggio importante si negano le loro richieste, a partire dai finanziamenti per il funzionamento e il personale, e oggi non è nemmeno riconosciuto un principio elementare di rappresentanza”.

“Non è un problema – avverte in conclusione Minniti – che riguarda soltanto i sindacati di polizia: così si fa del male al paese”.

DPEF: RAO(UDC), SU SICUREZZA POLITICA ‘BIFRONTE’ DEL GOVERNO

ROMA, 15 LUG – “Il governo sulla sicurezza adotta una politica bifronte. Da un lato approva leggi-slogan che mostrano la faccia feroce dello Stato, dall’altro nega risposte concrete agli operatori delle forze dell’ordine, a quei soggetti a cui solo compete costituzionalmente il controllo dell’ordine pubblico, polizia e carabinieri”. Lo afferma Roberto Rao, deputato dell’Udc e componente della commissione Giustizia della Camera.

“I sindacati di polizia – aggiunge Rao – oggi hanno giustamente stigmatizzato il comportamento dell’esecutivo che non riconosce le loro ragioni e decide di incontrarli solo nell’imminenza dell’approvazione del Dpef. La sicurezza dei cittadini √è evidentemente per il governo materia solo elettorale e non una questione da affrontare con serietà e coerenza”.

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