Ultimo aggiornamento 12/12/2020
Roma, 7 lug. (Labitalia) – “Domani, 8 luglio, sin dalle prime luci dell’alba Siulp, Sap, Siap, Anfp, Silp Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Federazione Uil Polizia, in rappresentanza di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, in occasione dell’Euro vertice dei ministri dell’Interno terranno una manifestazione pubblica per far sentire il grido di allarme e di dolore di tutti i poliziotti che quotidianamente, in ogni angolo del Paese, bistrattati e senza alcun riconoscimento da parte del Governo, continuano con grande responsabilità a servire il Paese garantendo la sicurezza con vere e proprie alchimie attesi i devastanti tagli che hanno colpito il settore e che hanno completamente annullato ogni possibilità di continuare a lavorare delegittimando la dignità , professionale ed umana, di tutte le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza”. E’ quanto si legge in una nota unitaria di Siulp, Sap, Siap, Anfp, Silp Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Federazione Uil Polizia.
“L’unica cosa che il Governo sta incentivando -spiegano i sindacati- anche con una legislazione schizofrenica come ad esempio lo svuota carceri che non consente più nemmeno di poter arrestare rapinatori, scippatori e abusivi che ad ogni incrocio minacciano gli utenti e danneggiano le loro autovetture se non pagano quello che oramai è diventato un vero e proprio ‘pizzo’ a favore degli immigrati clandestini che delinquono, è la demotivazione totale di tutte le divise italiane per indurle alla rinuncia a combattere il crimine”.
“Eclatante, in tal senso -continuano i sindacati- i casi accaduti direttamente ad autovetture della Polizia in una regione del sud dove i poliziotti, in borghese, nonostante si siano qualificati e abbiano invitato gli immigrati ad allontanarsi e a smettere di chiedere soldi ai cittadini, sono stati aggrediti e malmenati dagli stessi stranieri forti di una totale impunità . Impunità , purtroppo, confermata dall’Autorità Giudiziaria la quale, per effetto del decreto svuota carceri, non potendoli inviare nel locale istituto di pena, non ha confermato nemmeno l’arresto invitando i poliziotti a denunciare quei soggetti a piede libero”.
Secondo i sindacati “a tutto questo si aggiungono i devastanti effetti che hanno prodotto il blocco del tetto stipendiale, il mancato rinnovo del contratto di lavoro e le cosiddette promozioni bianche (quel meccanismo per effetto del quale i poliziotti vengono chiamati a responsabilità maggiori rispondendone anche nei confronti dell’erario persino per danno d’immagine, senza però percepire la prevista maggiore retribuzione) e quelli che produrranno la preannunciata chiusura, da parte del Governo, di 80 Questure sulle 103 esistenti e degli oltre 300 presidi di polizia, preannunciati dal Dipartimento, che minano alle fondamenta il diritto di sicurezza dei cittadini”.
“Il tutto mentre furti, rapine e scippi risultano aumentati di circa il 70% -spiegano i sindacati- così come risulterà impossibile garantire la vigilanza sulle maggiori arterie di viabilità e di comunicazione del nostro Paese atteso che la stradale è senza mezzi in intere regioni come la Calabria e la Sardegna, e altre vi stanno per arrivare, mentre la Polfer è ormai in eutanasia di fronte al degrado e al rischio che corrono i passeggeri in molte stazioni ferroviarie”.
“Ecco perché domani, per denunciare questo stato di cose e per sensibilizzare il governo e tutte le istituzioni del nostro Paese -concludono i sindacati- saremo a Milano per iniziare una protesta che non si fermerà fino a quando i poliziotti e i cittadini non vedranno riconosciuti i loro diritti economici e di sicurezza sperando di non dover giungere, come accaduto in altri Paesi dell’Europa e di oltre oceano, allo sciopero delle divise perché qualcuno prenda atto che questo grido di dolore che stiamo lanciando è l’ultimo appello per la sicurezza del Paese prima che si giunga al punto di non ritorno”
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