Ultimo aggiornamento 04/07/2013
Di seguito riportiamo la nota inviata al Dipartimento dal cartello sindacale
Preg.mo Direttore,
l’art. 25 dell’Accordo Nazionale Quadro sottoscritto il 31 luglio 2009, prevede l’istituzione presso l’Ufficio da Lei diretto di un “tavolo di confronto permanente per la risoluzione delle controversie” con l’obbligo per lo stesso di riunirsi “con cadenza almeno mensile”.
Come Lei stesso ricorderà, la previsione di tale “tavolo permanente” è stato fortemente voluto da queste OO.SS. durante le trattative che hanno portato alla stesura dell’Accordo Quadro, ed ha ricevuto piena condivisione da parte dell’Amministrazione, anch’essa conscia di dover creare uno strumento capace di porre immediato rimedio alle controversie che sarebbero sorte a livello periferico sull’applicazione dell’ANQ.
Il “tavolo di confronto” previsto dall’art. 25 è quindi di particolare importanza per garantire il pieno e corretto adempimento di norme che, con sapienza e pazienza, tanto le OO.SS. che l’Amministrazione hanno inteso prevedere coniugando la necessità di efficienza di quest’ultima con i diritti del personale, e non può pertanto essere posto nel dimenticatoio come sembra stia avvenendo, né essere considerato un peso per l’Amministrazione centrale, come forse qualcuno può oggi ritenerlo, essendo esso invero il mezzo ed il metodo per evitare storture delle norme dell’Accordo Nazionale Quadro e per sanare situazioni che potrebbero condurre ad elevati momenti di conflittualità.
Ciò stante, La invitiamo a voler dare immediata concretezza al contenuto della norma sopra esposta, prevedendo anche che la “cadenza almeno mensile” con cui deve riunirsi il citato “tavolo di confronto permanente per la risoluzione delle controversie” abbia come riferimento la medesima data, con facoltà a Lei di scegliere quale essa debba essere.
In attesa di urgentissimo riscontro, Le inviamo cordiali saluti.
